10 Euro a Settimana!

Senza Anticipo e senza Busta Paga.
Clicca qui e chiama al +39 388 839 65

Cerca

Matrimonio in estate, ecco perché è ancora il periodo più bello per sposarsi

Condividi su

 Che sia in queste ultime settimane o per il prossimo anno, un matrimonio in estate rappresenta ancora oggi il periodo più bello per sposarsi. Perchè? Senza dubbio per il vantaggio di poter contare su belle giornate senza pioggia e nel poter organizzare un pranzo all’aperto. Altri benefici imperdibili? Scoprili nel nuovo articolo del nostro blog.

 Matrimonio in estate, tra i vantaggi più amati la maggiore luce

Un evento serale è tra le maggiori scelte delle coppie in questo periodo, non è da meno anche l’opzione di un matrimonio in estate. Se vuoi approfondire tale tematica, puoi leggere qui la nostra guida dal nome Matrimonio di sera, ecco come organizzarlo in poche mosse. Per scoprire perché questo è il periodo più bello per sposarsi, invece, non dovrai fare altro che continuare la lettura nelle prossime righe.

Il primissimo vantaggio è sicuramente la maggiore luce poiché le giornate si allungano, portando gli sposi a potersi godere ogni singolo dettaglio del giorno più bello. Ovviamente ciò si riflette anche in maggiori benefici per le foto, grazie ad una buona luminosità offerta dalla maggiore luce naturale del sole e degli splendidi tramonti che questo periodo regala.

Inoltre, è meno probabile che ci sia la pioggia e ciò permette agli sposi di privilegiare un abbigliamento più fresco e con tessuti leggeri. L’uomo, infatti, potrà optare per una camicia bianca di lino e la donna, per abiti senza maniche e con alcune scollature. In quest’ultimo caso, è però da abbinare sempre una piccola stola per la presenza di maggiore fresco nelle ore serali del matrimonio.

Sposarsi in spazi aperti, ecco perché l’estate è tra i periodi più amati dalle coppie

L’estate, resta il periodo più bello per sposarsi anche per la maggiore libertà offerta in location di definire un ricevimento all’aperto. Se si ha la fortuna di scegliere un ristorante con ampi spazi esterni, non da meno sono da sfruttarli per la luce e per l’atmosfera, predisponendo tutto ciò che occorre per organizzare il migliore evento all’aperto.

Inoltre, in era post Covid, assicurare un buon distanziamento tra gli invitati e con un clima più disteso, vista la possibilità di prevedere un maggior numero di tavoli, è ormai fondamentale.

Inoltre, un ricevimento all’aperto permette di poter organizzare in modo più affascinante anche altri momenti importanti del matrimonio in estate come il taglio della torta sotto le stelle. Ecco perché può essere una combinazione vincente scegliere non solo un matrimonio in estate ma anche da realizzare nelle ore pomeridiane o serali per una temperatura più mite.

 Come superare piccoli svantaggi di un matrimonio estivo

C’è da considerare, tuttavia, che un matrimonio estivo presenta anche degli svantaggi come le alte temperature soprattutto per cerimonie eseguite di buon mattino. Svantaggi, che possono essere facilmente superati con piccoli accorgimenti. Ad esempio, privilegiando una celebrazione nel pomeriggio e se non è possibile, predisponendo tutto ciò che può rendere più agevole la partecipazione degli invitati. In chiesa, una buona opzione è nel riporre dei ventagli sulle varie panche o prevedere dei piccoli ventilatori per un buon ricambio d’aria. In location, è invece possibile optare per un servizio ai tavoli con bevande fresche all’arrivo degli ospiti.

L’estate, è anche caratterizzata dalla possibilità di veloci acquazzoni soprattutto nelle ore serali. Motivo per cui, è bene richiedere sempre delle valide alternative alla location nel caso in cui si verifichi tale evento. Come? Ad esempio con dei tendoni da aprire all’occorrenza e degli spazi eventualmente al chiuso in cui spostare tutto il ricevimento.

Infine, è da considerare che si tratta di un periodo sempre molto richiesto e che richiede di prenotarlo con largo anticipo per evitare brutte sorprese. Nel caso in cui si voglia organizzare un matrimonio in estate, è quindi bene iniziare almeno un anno e mezzo prima la ricerca, privilegiando date infrasettimanali.

Leggi anche