La promessa di matrimonio, è il primo importante passo della coppia nella nuova vita insieme. A tutti gli effetti, è un atto burocratico in cui i futuri sposi devono recarsi in comune e dare parola sul matrimonio civile o religioso che sarà successivamente celebrato. Ecco alcuni consigli su come non farsi trovare impreparati.
Come funziona la promessa di matrimonio
Con la promessa di matrimonio, gli sposi hanno una scadenza di 180 giorni ovvero 6 mesi, per celebrare il relativo rito civile o religioso.
Un primo impegno, verso la nuova vita insieme e che comunque non è vincolante. Vale a dire, che scaduto questo periodo, non vi è alcun obbligo di contrarre matrimonio. Tuttavia, si tratta comunque di un rito molto importante e obbligatorio per poter passare all’atto finale della celebrazione di un matrimonio. Senza tale permesso di legge, infatti, non è possibile sposarsi. Ma come funziona concretamente? Il passo principale, è quello di recarsi all’ufficio matrimonio del proprio Comune di Residenza con un documento di identità per presentare domanda di matrimonio.
Seguono le pubblicazioni all’albo pretorio per un periodo di 10 giorni. Nell’arco di questo tempo, è possibile presentare delle rimostranze contro tale celebrazione. In caso contrario, l’atto formale è ufficiale e gli sposi avranno tempo 6 mesi, per contrarre matrimonio. Importantissimo, presentare una serie di documenti obbligatori come la copia del certificato di residenza e la copia integrale dell’atto di nascita degli sposi. Tuttavia, non mancano Comuni che presentano un dettagliato sito online in cui reperire più facilmente tali informazioni.
Adempimenti obbligatori in Comune e in chiesa
Con i documenti richiesti per legge, gli sposi potranno dichiarare ufficialmente di volersi sposare entro i 6 mesi. L’ufficiale di stato civile, provvederà poi alla pubblicazione dell’atto all’albo pretorio e rilascerà agli sposi un documento ufficiale da consegnare al parroco, nel caso in cui si voglia celebrare direttamente il rito religioso.
Attenzione, a consegnare anche una marca da bollo da 16 euro da apporre sul documento della promessa affinchè abbia efficacia di legge.
Inoltre, per chi decide di sposarsi in chiesa, è necessario anche improntare una piccola promessa davanti al parroco. In questo caso, si consegna allo stesso il documento realizzato dal Comune e si procede a elaborare un verbale per formalizzare la celebrazione del rito anche in chiesa. La stessa, tra l’altro, avrà valore legale anche civilmente.
Galateo e prime tradizioni sulla promessa di matrimonio
In Campania, la promessa di matrimonio non è solo un atto formale necessario per contrarre matrimonio, ma un vero e proprio rito con tante tradizioni da rispettare. Galateo molto importante, quello da rispettare sulla promessa di matrimonio su un abbigliamento semplice e con colori abbastanza chiari. Tale regola, vale sia per gli sposi e sia per gli invitati.
La promessa sposa ha un bouquet? Certamente e in moltissimi casi è regalato sempre dalla suocera. Vale, infatti, come simbolo di buon augurio del matrimonio ormai alle porte. Altra usanza molto presente in Campania, è di organizzare un pranzo o una cena per festeggiare. Al termine di questo pranzo o di questa cena, i promessi sposi consegneranno anche una piccola bomboniera per ringraziare i presenti della partecipazione e riconfermare l’invito definitivo al matrimonio.
L’usanza, vuole che tali bomboniere siano di colore verde e che contengano al loro interno anche solo dei confetti. In particolare, i promessi sposi optano per dei fazzoletti verdi da regalare agli invitati come segno di ringraziamento.
E’ anche possibile scegliere per una piccola festa utilizzando degli allestimenti in verde. Molti sposi, optano in alternativa, ad un rinfresco non formale, in cui si festeggia in compagnia dei più cari. Ma attenzione, non è necessario che siano presenti tutti gli invitati del matrimonio.