Ah, il divano! Croce e delizia per tutti quelli di noi che amano passarci tanto tempo tra film, serie tv, libri, chiacchiere tra amici. Cosa c’è di più bello che comprare dei cuscini, un plaid o una trapunta e, di sera quando fuori piove, stendersi sul divano e guardare un bel documentario in tv con il nostro amico a quattro zampe che ci coccola? Usiamo più il divano che il letto, e questo la dice lunga sui “pericoli” che il nostro beniamino inanimato è costretto a correre: tazze di caffè e tazze di tè rovesciate, acqua, bibite gassate, polvere e macchie di diverso tipo di solito davvero ostinate. C’è però un rimedio in grado di aiutarci a proteggere il nostro divano ed è il copridivano, un elemento salvavita per il nostro amato tre posti. Ne parliamo in questo articolo facendo riferimento a tre parole-chiave che sono: utilizzo, materiale, stile.
Utilizzo
Il copridivano viene utilizzato solitamente quando si posseggono divani o poltrone non sfoderabili: questi oggetti infatti sono difficili da lavare se non a secco, talvolta con dei risultati non proprio perfetti come ci si potrebbe aspettare. Siccome però anche il divano può fin da subito fare da nido a polvere, acari e allergeni nonchè danneggiarsi facilmente, è buona abitudine comprare un copridivano che sia invece facilmente lavabile e riutilizzabile. Esistono diversi tipi di copridivano che si differenziano in base alla modalità per cui si utilizzano e sono:
- Elasticizzati: tessuto elastico ai cui bordi troviamo delle molle che permettono di fare in modo che il copridivano aderisca al divano;
- Salvadivano con nastrini: composti da tessuto che termina con dei nastri da legare ai braccioli del divano;
- Teli copritutto: somigliano a degli enormi lenzuola privi di nastrini o di molle ma extralarge in grado di coprire superfici anche molto estese.
Ad ogni modo prima di acquistare un copridivano, di qualsiasi tipologia si tratti, bisogna conoscere le misure del proprio divano, in modo tale da non ritrovarsi nella spiacevole situazione di fare avanti/indietro al rivenditore perchè le misure del telo protettivo non si adattano al sofà.
Materiale
In commercio esistono copridivano di diversi materiali. Elenchiamo di seguito i tre più comuni:
- 50% cotone, 50% poliestere: la maggior parte dei copridivano in commercio sono fatti di materiali misti, di solito 50% cotone, che ne garantisce la morbidezza, e 50% poliestere, che ne garantisce la resistenza.
- Microfibra: particolarmente preferibile perchè si tratta di una materia anallergica e anti acaro. L’unica pecca è che va lavata a secco poichè in lavatrice ad alte temperature potrebbe restringersi.
- Pile: si tende poi ad usare plaid di pile come copridivano poichè il pile tende ad essere un naturale repellente per l’acqua e perchè, dopo averlo lavato, è un tessuto che si asciuga velocemente. Inoltre è molto caldo, il chè fa si che si ottengano due risultati in uno: protezione per il proprio divano unita ad una calda coccola per coloro che ci si siedono.
Stile
Così come accade per una tovaglia, per una batteria di pentole, per un vaso da fiori, per un tostapane o per un servizio di piatti in cristallo, anche il copridivano viene considerato come un elemento coadiuvante a far si che gli acquisti per il proprio arredamento si adattino allo stile scelto per la propria casa. Se ad esempio si amano i toni caldi del legno e si ha una cucina in muratura nei toni del marrone e dell’olmo, si può scegliere un copridivano in toni naturali, come l’avorio o il beige, o nei toni nude perfettamente adattabile al design del proprio open space soggiorno/cucina; se invece si ha un soggiorno ultramoderno in cui prevale il colore grigio, si può scegliere un copridivano grigio ghiaccio o bianco o nero che è perfetto per adattarsi all’atmosfera conferita alla stanza.
Può sembrare banale, ma anche la scelta di un copridivano deve sottostare a delle considerazioni. Speriamo di essere stati esaustivi nel fornire quelle più importanti.