Eccellente e raffinata, la seta fiorentina è famosissima in tutto il mondo grazie all’alta qualità che garantisce.
La seta, si sa, è il tessuto più pregiato che si possa trovare in commercio e, date le sue caratteristiche di morbidezza, brillantezza e piacevolezza al tatto, resta ancora molto desiderata: infatti non sono poche le persone, di entrambi i generi sessuali, che utilizzano prodotti realizzati con la seta. Ricordiamo che tra i vari capi che componevano il tradizionale corredo nuziale, non mancava mai la seta: vestaglie, coperte, intimo e quant’altro. Si parla di tradizione, ma resta ancora viva come volontà. Ma come nasce l’arte della seta?
L’Arte di Por Santa Maria, comunemente conosciuta come Arte della Seta, era una delle sette Arti Maggiori delle Corporazioni delle Arti, una vera e propria associazione (costituita tra il XII ed il XIII secolo) di professionisti e operai altamente specializzati che garantivano un prodotto perfetto da vendere sul mercato.
Il vero e proprio boom della produzione della seta a Firenze lo si ebbe però a partire dal 1314, anno in cui Lucca venne conquistata e saccheggiata da Uguccione della Faggiola, signore di Pisa. A seguito di questo accadimento, molti setaioli lucchesi decisero di trasferirsi a Firenze per sfuggire alla povertà: la produzione della città incrementò notevolmente ed anche la richiesta del mercato aumentò.
Tutta l’esperienza e la conoscenza che portarono con sé i guelfi bianchi fu tale da avviare le colture di bachi da seta nella città di Firenze, ma soprattutto fu in grado di rendere la seta fiorentina un prodotto da esportare in tutta Europa e nel Mediterraneo e non più una produzione rivolta al mercato locale.
Il connubio tra l’intensità del colore e la delicatezza della seta non erano però gli unici elementi che contribuirono a rendere celebri questi tessuti: nei capi più pregiati veniva utilizzato il filato d’oro. Durante il ‘400 si realizzavano infatti stupendi tessuti impreziositi da fili d’oro e d’argento: un vero e proprio tesoro da custodire.
Eredi di una storia magnifica, non ci resta che sognare la Firenze medioevale come un cuore pulsante di colorata vitalità e di brillante produttività.